martedì 24 gennaio 2012

La Separazione del Maschio

Oggi è il Day-7 e siamo fermi al Day-4: 56.4 kg.
Dukan l'aveva detto: appena terminata la fase di attacco e iniziata l'alternanza proteine/verdure+proteine si potrebbe verificare uno stallo...ma più che in stallo, io sto in stalla: merda!
Vabbè: sbloccheremo la situazione. Inizio a temere che la sbloccheremo solo con il sudore della fronte e l'usura delle scarpe da jogging ma la sbloccheremo :)

Nel week end, mentre mi uccidevo una spalla in palestra e guardavo il bollito che lento-lento si cuoceva, ho finito il libro che avevo iniziato venerdì: La Separazione del Maschio, di Francesco Piccolo.
Me l'avevano regalato annunciandolo come un capolavoro che mi avrebbe aperto gli occhi sull'universo di quegli spregevoli esseri che chiamiamo uomini, una conoscente neo-divorziata l'aveva decantato come una bibbia per smascherare lo stronzo moderno, un mio carissimo amico mi aveva messo in guardia dall'aderire a simili posizioni (quelle della divorzianda, non quelle del libro, che peraltro non ha letto ma che sta per ricevere in book crossing), io, di mio, ero già favorevole a partire dalla copertina!

Anyhow, racconta (in breve) la storia di questo Maschio che vive contemporaneamente e parallelamente più vite, perchè  affetto dalla non rara tendenza alla poligamia. In pratica racconta di un uomo che è al tempo stesso marito, padre e amante fisso di almeno 3/4 donne, saltuario di tutte quelle che capitano. Ora, senza voler entrare nel merito (cosa che invece i miei amici vorrebbero io facessi, ma non farò), la domanda che mi sono posta è: perchè gli uomini (in maschi) si e le femmine no?
Perchè un uomo per sentirsi vivo e attivo si deve inventare mille relazioni, mille legami sentimentali, mille complicazioni (perchè alla fine è così che il Maschio le vivrà, come delle seccature che pretendono la sua presenza) e invece una donna questa necessità non la sente -o, per lo meno, non in maniera così forte, o evidente-, o se non altro non con la frequenza media con la quale accade negli uomini?

A mio modo di vedere una Femmina non ha tempo da ammazzare. Cioè: una donna -è provato- gestisce contemporaneamente la sua vita lavorativa, i figli, le incombenze legate alla pulizia della casa, il cibo, i figli, la famiglia di origine (sua), spesso la famiglia di origine del compagno, spesso molti affari del compagno (tintoria, conti correnti, viaggi), le vacanze, gli amici dei figli, le sue amiche. Magari anche un gruppo di corsa, uno della palestra, uno del corso di cucina. Direi che una Femmina vive in media almeno 5 vite differenti nell'arco delle 24 ore, se è single, almeno 10 se è sposata e/o mamma.

Un uomo. Un Maschio che si sia trovato una Femmina come sopra, ha la vita dimezzata dalla gestione (spesso invadente, per quanto comoda) della metà dei propri affari da parte della donna. Gli resta giusto il lavoro (sul quale investe molto, ma tanto quanto alla donna -pur con risultati molto diversi!), gli amici, magari uno o due sport. E poi? I figli, a cui però dedica meno tempo ed energie rispetto alla Femmina. La famiglia, che però è gestita anche -quando si presentano problemi sempre- dalla donna.
E poi?
Poi, se non vuole morire intellettualmente, personalmente, relazionalmente, forse anche sessualmente, DEVE cercare nuovi stimoli.
Ed ecco che accadono le avventure extra-rapporto (extra-coniugali è obsoleto). E' un modo come un altro per reinventarsi, essere tutto quello che si potrebbe essere in potenza, se la vita fosse fatta di più dimensioni, se ci fosse la certezza di vivere più vite.
Credo sia la natura umana, non accontentarsi di un solo ruolo, se è vero che siamo attori sul palco della vita, perchè fare gli attori di soap e recitare sempre la solita parte?
La vita è un teatro multisala, in ogni sala e su ogni palco possiamo essere un personaggio diverso.
Perchè lo possiamo fare solo noi "Femmine" come manager, donne, madri, amiche, runners, shoppers,and whatever e non lo possono fare i Maschi come manager, uomini, sportivi, padri, amici...amanti?